Dalla camminata alla corsa, dal nuoto alla cyclette: sono soltanto alcuni tipi di attività fisica aerobica che possono migliorare la salute, non solo riducendo il grasso in eccesso ma anche rendendolo più sano. Se infatti è noto che fare movimento consente di combattere il sovrappeso e di tenersi in forma, uno studio dell’Università del Michigan svela oggi le ragioni per cui gli esercizi aerobici agiscono sul tessuto adiposo contribuendo alla sua rigenerazione. E questi elementi sono collegati anche ad un minor rischio, nelle persone sovrappeso o obese, di sviluppare l’insulino-resistenza, un importante fattore di rischio per lo sviluppo del diabete. Un risultato utile, questo della ricerca odierna, soprattutto in vista delle numerose occasioni natalizie in cui il consumo di dolci, dal panettone al torrone, (ma anche di cibi salati grassi) è più alto che durante il resto dell’anno. I risultati dello studio sono pubblicati sul Journal of Applied Physiology.
LO SPECIALE –
UN’ORA SUL TAPIS ROULANT. I ricercatori hanno preso in considerazione un campione di 20 individui in sovrappeso, che non avevano insulino-resistenza, di età compresa fra i 18 e i 40 anni. Fra i partecipanti, 8 persone erano abituate a svolgere regolarmente attività fisica e 12 erano invece sedentarie. Mentre l’indice di massa corporea, la percentuale di grasso nel corpo e la massa grassa erano le stesse in tutti i volontari. Ai partecipanti è stato chiesto di praticare un’ora di tapis roulant oppure un’ora di cyclette, il tutto ad intensità moderata. I ricercatori hanno prelevato campioni di grasso addominale analizzandone la composizione a livello microscopico prima e dopo l’attività fisica.
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LA PROTEINA. In base ai risultati, in tutti i volontari, dopo l’esercizio fisico, è stata individuata, all’interno del tessuto adiposo, l’aumento di una proteina, chiamata Vegfa, che favorisce lo sviluppo dei vasi sanguigni, aumentandone il numero, e che ha un ruolo nella crescita dei capillari, dunque è coinvolta in processi fisiologici che migliorano la salute dei tessuti. E non è tutto. Dall’analisi della sua composizione, è il grasso stesso a segnalare chi già svolgeva attività fisica costante: nelle 8 persone abituate allo sport, infatti, è stata rilevata una maggiore presenza di un componente biologico, il marcatore cellulare CD31, che fornisce un indizio di un possibile effetto cumulativo dell’azione dell’attività fisica sui tessuti.
Già altre evidenze hanno mostrato che la struttura del tessuto adiposo, come anche il metabolismo e la presenza di uno stato di infiammazione del grasso sottocutaneo, sono elementi importanti che possono contribuire all’insulino-resistenza, a sua volta collegata a un maggior rischio di diabete. Ed anche chi ha peso in eccesso o soffre di obesità può avere un grasso comunque “buono”, un primo passo sulla strada del miglioramento della salute. In tal senso, cyclette, tapis roulant e altri esercizi aerobici potrebbero fornire un’arma importante, anche una volta che il danno natalizio – l’aumento di peso dovuto alle abbuffate delle feste – è già fatto, almeno per contenerne gli effetti sulla salute.